"E' un film cui tengo molto - precisa Anna Galiena - Un film di storie private dove sono presenti anche grandi drammi collettivi. Mi ha commosso molto già nel corso delle riprese e vedendolo pochi giorni fa a Saarbrucken in Germania (alla proiezione per il premio Max Ophuls) mi sono molto emozionata. Ho appena saputo che in Italia uscirà a fine febbraio e ho dato subito la disponibilità ad accompagnarlo nella sua circuitazione in sala. I film si fanno per immedesimarsi e suscitare emozioni: questo lo fa, da questo punto di vista è molto ben riuscito. Sono molto contenta di averlo fatto. Avevo accettato dopo aver letto la sceneggiatura e soprattutto dopo aver incontrato il regista. Rolando mi ha guidato e limato. Io sono molto espressiva, sono molto diversa dal personaggio che interpreto, che tiene invece tutto dentro. Grazie a Dio è un ruolo diverso dai miei soliti e da me, mi adatto sempre alle situazioni e alle storie. Il regista è stato una guida precisa, mi ha resa più fredda per la prima parte del film quando Agnese rimuove il passato".
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