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COMUNICATO
STAMPA "
PETALI DI SOLE" di Enzo
Randazzo Ieri,
alle ore 18,00, 29 dicembre 2002 presso l’Aula Consiliare “L.
Giglia”, della Provincia Regionale di Agrigento, con significativa
presenza di pubblico e consenso di critica, è stato presentata la silloge
di poesie PETALI DI SOLE di
Enzo
Randazzo Ed. c.s. “G.Pastore”. Ha
introdotto e coordinato
i lavori il Presidente della Provincia Dr.
Vincenzo Fontana, che ha tracciato un profilo biografico dell'autore,
soffermandosi sui prestigiosi riconoscimenti e Premi letterari ottenuti.
Fontana ha, altresì, sottolineato l'impegno umano e politico dello
scrittore siciliano, a testimonianza della polivalenza della sua
personalità. Il
Prof.
Nunzio Beddia , docente di Lettere presso il Liceo Scientifico
“Leonardo” di Agrigento e scrittore ha evidenziato la particolare
sensibilità del poeta verso la natura e gli animali ed una concezione
circolare del tempo, di pagana memoria. Il Prof. Francesco Graceffa, docente di Scienze Umane presso il Liceo Sociopsicopedagogico “R. Politi” di Agrigento ha posto l'attenzione sulle tematiche della nostalgia, dell'amore e sui richiami mitologici, presenti nelle poesie. “Petali di sole” è una raccolta di poesie, scritte da Enzo Randazzo dal 1970 ad oggi, frutto di improvvise ispirazioni. che come “scintille peregrine di antichi furori” hanno destato il suo animo assopito. “Fantasmi irrepetibili”,“Stelle filanti”, “idee martellanti che hanno svegliato d’un tratto il suo “pensiero creativo” e che egli ha colto nell’attimo stesso in cui si sono presentati simili a “stelle cadenti”, che travolgono il futuro e la memoria”. Intuizioni, come scrive Benedetto Croce nel “Breviario dell’este tica” (1913), che inaspettatamente svegliano e agitano l’animo creativo, che si acquieta solo quando esprime e manifesta quello che gli frulla dentro attraverso le varie forme dell’arte, propriamente intesa come insieme di contenuto e forma.Le
liriche raccolte da Enzo Randazzo, scelte tra le tante che ha scritto in
più di un trentennio, sono presentate in una sequenza alfabetica e non
hanno una unica matrice ispiratrice proprio perché ispirazioni
improvvise,colte, in vari momenti della vita e in diverse circostanze.
Sono
proprio tanti petali, diversi tra loro per colore, forma e profumo, ma
tutte quante delicate e
belle, da ammirare per le sensazioni piacevoli che suscitano.
In esse il tema dell’amore è ricorrente, vissuto in modo intenso e sensuale nelle composizioni scritte nel primo periodo di questa raccolta, (Tu 1970, Amo 1974, Momenti 1984, Malinconia 198b, Nella pineta 1990, Questo amore 1993), ….più sfumato e intrecciato ai sogni e ai ricordi in quelle più recenti (Immagini 1988, Se tu volassi 1993, Niente 1998, Ciuffo 2002). Altro tema ricorrente è la malinconia per il passato perduto e mai ritrovato (Qualcosa 1974, Ricordo 1984), che affiora nella mente attraverso i ricordi e riporta alla fanciullezza “alle stagioni dell’allegria sfrenata e della fantasia, che mai si piega” (Ritorno 1993, Riverbero 2000).
Il ritorno al passato per Enzo Randazzo non
è solo malinconia e nostalgia dell’età dell’allegria e della
fantasia, ma rappresenta pure il rifiuto del presente, dell’odio, della
malvagità e dell’ingiustizia. E’
la ribellione al presente, un voler tornare all’età infantile
dell’umanità, il so-nare un’età ideale nella quale regna d’amore e
l’amicizia e il Leprotto può muoversi liberamente nei campi innevati
senza paura di essere colpíto a morte da qualche cacciatore. "Tornerà
l’età delle more”, auspica
Enzo Randazzo, e i Leprotti, abbagliati dalle nevi solari voleranno tra
cirri e pendagli (Leprotti 1985). La visione pessimistica dell'età moderna, nella quale il male ha fermato il progresso, la storia, la fede, il sentimento e la ragione alimenta l’alienazione e il conformismo (Frammenti 1988), induce il suo animo tormentato a cercare la pace e la quiete. “Mi sfiorerà la quiete, un giorno, e annunzierà stagioni riposate”, scrive appunto in Alba, 1994… Gli interventi critici si sono alternati a poesie, brillantemente recitate da Emanuela Pendola, Stefania Randazzo e Ninni La Marca, del Teatro Stabile "L'Idea", accompagnate dalla chitarra di Nicolò Randazzo. Un estemporaneo intervento dello Scrittore agrigentino Nino Agnello ha apprezzato particolarmente la poeticità del linguaggio e la creatività immaginativa della silloge. L'autore, presente in sala, ha concluso ringraziando organizzatori ed intervenuti ed auspicando una più incisiva presenza della cultura, a sostegno dello sviluppo civile della Sicilia.
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