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Torneranno alla luce i resti di Francesco Petrarca, sepolti in un arca marmorea ad Arquà, (Padova). Saranno riesumati il 18 novembre da una equipe di studiosi che tenteranno di ricostruire il volto perduto di Francesco Petrarca. L'autore del "Canzoniere" (cui si dedicò lungo tutto l'arco della sua vita) e i "Trionfi" (dal 1340 al 1374) fu con Dante e Boccaccio, il maestro della lirica italiana, decisivo nella creazione del moderno linguaggio poetico. La lirica del Petrarca fu ammirata ed imitata durante il Rinascimento in Italia e in tutta Europa, e l'influsso che essa esercitò sul gusto, sulle idee e sulla sensibilità fu così profondo che difficilmente si riesce ad abbracciarlo nella sua vastità. Si deve inoltre riconoscere al Petrarca il merito di essere stato il primo a porre la basi per l'affermazione di una mentalità intellettuale moderna. Egli, infatti, rivendicò alla letteratura e alla poesia una funzione sociale. |
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L'iniziativa è finanziata dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo con un investimento di circa 40 mila euro. Un team di esperti guidato dall'anatomopatologo dell'università di Padova, Vito Terribile Wiel Marin, con l'ausilio di sofisticate apparecchiature scientifiche, indagherà sullo scheletro di Petrarca, in particolare sul suo cranio, che dovrà essere ricostruito perché andò in pezzi in una precedente esumazione avvenuta nel 1873. Vito Terribile Wiel Marin, a cui è stato affidato il compito di "ritrovare" il volto di Petrarca, ha già ricostruito le fattezze, tra gli altri, di Sant'Antonio e San Luca Evangelista. Già nel maggio del 2004 si potranno avere i primi risultati. | ||
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