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Il presidente Ciampi a
Cuneo, ove ha commemorato i martiri di una delle prime stragi nazifasciste
del 1943-1944, lancia un appello ai principi che devono essere al centro di ogni
variazione della Costituzione."Giornate come queste rafforzano in me la
fiducia nelle virtù del nostro popolo, la fiducia nelle nostre istituzioni
democratiche, saldamente radicate nella coscienza e nel costume degli
Italiani. Operiamo e comportiamoci in modo che prevalga il meglio di noi. Usiamo più la ragione che gli impulsi e i risentimenti che non rispecchiano lo stato d'animo dominante dei cittadini. Teniamo cari i principi della nostra Costituzione, che ha come presupposto il rispetto reciproco fra le istituzioni in cui si articola la nostra Repubblica. Abbiamo il dovere di trasmettere alle generazioni future istituzioni rafforzate, non indebolite dai nostri comportamenti. Lo dobbiamo a coloro che col sacrificio della loro vita diedero vita alle nostre libertà". |
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A Boves in occasione del 60°
anniversario dell'eccidio nazifascista, Il Presidente Ciampi ha
toccato i grandi temi della Resistenza : "I giovani - ha affermato il
Presidente Ciampi sono consapevoli che senza la Resistenza, senza il
Risorgimento, questo Paese sarebbe oggi peggiore. Per questo intendiamo conservare con pienezza il significato fondamentale della Festa Nazionale del 25 aprile, accanto al 2 giugno e al 4 novembre, come momenti di riflessione e di gioia per i valori della nostra comunità. Anche l'anno prossimo festeggeremo il 25 aprile al Quirinale, dove avrò l'onore di appuntare la medaglia d'oro con il nastro azzurro al gonfalone di una città del Sud, Barletta, che seppe reagire con successo al tentativo di occupazione tedesca. La Resistenza non è stata vissuta ovunque nello stesso modo, è vero, ma c'è stata anche al Sud, ed è patrimonio comune di tutti gli italiani, di tutte le aree della Nazione". |
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Boves, 19 settembre 2003 |
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