Vittorio Sgarbi in una intervista pubblicata dall'Unità ha
dichiarato "In
Italia, dopo il fascismo, non è mai esistita una destra. E ancora non
esiste. Berlusconi non c'entra assolutamente niente né con la Lega di Bossi
né con Alleanza Nazionale... Non c'é una cultura di governo, non c'é una
cultura liberale, non c'é una cultura garantista, non c'é niente".
E in
merito alla RAI:
"In
televisione c'era molta più libertà ai tempi dell'Ulivo Lo sa che io non posso più
partecipare alle trasmissioni Rai?. Chissà perché. Sono vittima della
discriminazione proprio come Santoro. Mi ha discriminato la destra, come ha
discriminato Santoro e Biagi. Neanche Stalin faceva queste cose".
"La nostra televisione – prosegue Sgarbi - è illiberale e assomiglia
molto alla televisione di Fidel Castro. A Cuba, in tv, ci sono telenovele e Fidel. Basta. Qui da noi telenovele e Berlusconi (o addirittura
Bondi).
Questa non è una cultura di destra. E' una cultura totalitaria".
"Mi hanno mandato via perché ero troppo di sinistra - continua - perché
ero un rigido statalista. Avevo assunto una posizione di assoluta
intransigenza perché avevo detto che il patrimonio italiano non è in
vendita".
"Urbani
sta lì come un re travicello in una struttura tutta di
sinistra. Bisogna riconoscere che la Melandri è meglio di Urbani. Capisce?
Mi trovo ad aver nostalgia della Melandri. Sarò diventato di sinistra? Spero
di no, mi farebbe effetto sapere che sono diventato di sinistra..."
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