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Per il premier Romano Prodi, dopo il Senato, anche il voto di fiducia alla Camera, con un ampio margine di vantaggio per la maggioranza. I voti a favore sono stati 342, quelli contrari 253, due gli astenuti.
 

Dopo il Senato a nche la Camera conferma la fiducia al governo Prodi. I voti a favore sono stati 342, quelli contrari 253, due gli astenuti. Il presidente del Consiglio dopo la comunicazione dei risultati del voto, ha commentato: «C'è stata una differenza di voti molto elevata per cui la discussione non poteva che chiudersi molto bene, ma soprattutto c'è stata una discussione che ha dimostrato un centrosinistra molto più unitario e compatto che il centrodestra e questo permette un'azione di governo incisiva forte e continuata». Ma nonostante la fiducia ottenuta da entrambe le Camere, per il governo resta l'incertezza di un senato dove alcuni senatori dell'Unione hanno già anticipato libertà di voto in occasione di provvedimenti sull' l'Afghanistan o la riforma delle pensioni,la Tav.
Il ministro degli Esteri, Massimo D'Alema, ha sottolineato come dal dibattito sia emersa la volontà di «riformare la legge elettorale».Tale riforma rappresenta uno degli impegni prioritari per il Parlamento, una riforma richiesta trasversalmente da entrambi i Poli. Fausto Bertinotti, ha detto di considerare la riforma della legge elettorale già nell'agenda dei lavori parlamentari.

2 marzo 2007