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La Farnesina ai direttori di giornali: non mandare  reporter in Iraq. Troppo rischioso  


 

  Il capo ufficio stampa del ministero degli Esteri, Michele Valensise, ha scritto ai direttori di tutte le testate giornalistiche italiane, invitandoli a non mandare i loro reporter in Iraq. Troppo rischioso. Valensise sottolinea «un gravissimo deterioramento delle condizioni di sicurezza». «L’assistenza dell’ambasciata non può contenere questi rischi, talmente gravi che è necessario limitare al massimo anche la presenza di nostri giornalisti nel paese». La lettera ammette implicitamente la gravità della situazione determinatasi, e una degenerazione degli eventi in atto, senza limiti

Scrive nella lettera Valensise: «Nelle settimane e nei mesi scorsi il ministero degli Affari Esteri ha più volte segnalato la crescente pericolosità della situazione in Iraq, rinnovando la raccomandazione di limitare al massimo la presenza in quel paese di cittadini italiani che non svolgano funzioni istituzionali. Gli ultimi drammatici sviluppi della situazione sul terreno, a Baghdad e in provincia, confermano, se mai necessario, il livello elevatissimo di rischio per i nostri connazionali e l’importanza di adottare misure di assoluta prudenza». La lettera continua sottolineando l’importanza di avere comunque «testimonianze dirette» da quel paese, e apprezzando il «coraggioso impegno professionale degli inviati italiani».   Nell’esortare i direttori ad astenersi dal mandare i propri giornalisti in Iraq, il portavoce della Farnesina raccomanda a quei pochi che ancora sono rimasti, «di restare in stretto e costante contatto con l’ambasciata d’italia e di evitare spostamente fuori Baghdad».