Pierluigi Collina nel corso di una conferenza stampa
da lui convocata a Viareggio, ha annunciato visibilmente emozionato
la sua decisione: «Ho deciso di dimettermi dall'Aia»
- «Ho preso questa decisione dopo 28 anni di servizio, alla
fine abbiamo perso tutti» - «Un arbitro deve essere
creduto».
La decisione
di Collina e' scaturata dalle polemiche seguite
al contratto di sponsorizzazione firmato dallo stesso Collina con
la Opel, sponsor anche del Milan, un contratto incompatibile per
Figc e Aia con il suo ruolo in campo.Collina ha anche detto che
il presidente degli arbitri Tullio Lanese era stato
informato, ed aveva formulato a Collina i suoi complimenti, e gli
auguri». Collina ha letto un lungo testo «per poter
parlare in maniera chiara», ha precisato. «Ho dormito
meno la scorsa notte rispetto a quella della vigilia della finale
del Mondiale», ha detto Collina.
Collina
ha inoltre aggiunto che anche nelle passate campagne pubblicitarie
da lui compiute, non aveva avuto autorizzazioni scritte. "Per
me - ha aggiunto Collina - non sarebbe un problema arbitrare una
stagione intera in B", ma ha specificato che il problema è
un altro: "Se si crede o no negli arbitri. Se non ci crediamo
dobbiamo domandarci perché. Senza fiducia nell'arbitro è
inutile andare avanti".
Collina
ha poi detto di avere a suo parere compiuto un errore di valutazione,nell'incontro
con Carraro «dovuto al rispetto delle regole.
Per non dare l'impressione di voler scavalcare il presidente Lanese,
nel corso dei colloqui avuti con Carraro non gli ho fatto cenno
alla mia partecipazione alla campagna pubblicitaria con la Opel
New Vectra».
Dopo
l'incontro con i giornalisti, Collina si è allontanato dalla
sale senza rispondere alle domande.
29 agosto
2005 |