Il
Papa e' apparso da dietro i vetri della sua finestra, poco dopo
mezzogiorno, al termine dell'Angelus recitato in piazza san Pietro
da monsignor Leonardo Sandri. Il Pontefice e' stato
spinto sulla sua poltrona a rotelle dal segretario monsignor Stanislao.
Da dietro i vetri saluta due volte con la mano, poi impartisce la
benedizione. Ha un viso provato ma non particolarmente sofferente.
Sotto di lui, nel piazzale dell'ospedale, una piccola folla di fedeli
gli fa arrivare slogan augurali e di incoraggiamento.
Il Papa
appare circondato dai suoi più stretti collaboratori: il
cardinale Angelo Sodano, il maggiordomo Gugel, il suo segretario
monsignor Stanislao e Arturo Mari, il fotografo dell'Osservatore
Romano.
In piazza
San Pietro monsignor Leonardo Sandri, ha recitato l'Angelus, il
primo senza il Papa dall'ottobre 1978. Nella piazza sui maxischermi
campeggiava una foto del Pontefice benedicente. Monsignore Sandri,
prima di leggere il saluto del Papa ai fedeli, ha detto:
"E' mezzogiorno, l'ora dell'Angelus. Il Santo Padre non è
con noi, ma egli ci segue dal Gemelli, offre le sue preghiere e
le sue sofferenze a noi".Scrive nel messaggio Giovanni Paolo
II , letto da monsignor Leonardo Sandri:
"Totus
tuus"
A "Maria, Madre della Chiesa, rinnovo il mio affidamento: Totus
tuus!", la Madonna "ci aiuti in ogni momento della vita
a compiere la santa volontà di Dio", ha concluso inviando
a tutti la sua "paterna benedizione".
Il Papa
ha ringraziato i fedeli con affetto: "Sento tutti vicini spiritualmente.
Penso a voi raccolti in Piazza San Pietro, singoli e gruppi oggi
intervenuti, e a tutti coloro che da ogni parte del mondo si interessano
alla mia persona. Vi chiedo di continuare ad accompagnarmi soprattutto
con la vostra preghiera".
Ricordando
il "clima penitenziale della Quaresima, che stiamo vivendo",
il Pontefice ha detto che "ci aiuta a meglio comprendere anche
il valore della sofferenza che, in un modo o nell'altro, tocca tutti
noi. E' guardando a Cristo e seguendolo con paziente fiducia che
riusciamo a comprendere come ogni forma umana di dolore racchiuda
in sè una promessa divina di salvezza e di gioia. Vorrei
che questo messaggio di conforto e di speranza giungesse a tutti,
specialmente a chi attraversa momenti difficili, a chi soffre nel
corpo e nello spirito". |