Pakistan, India, Afghanistan, sono stati colpiti
da un sisma di grande potenza che ha causato migliaia di morti.
L'epicentro è stato individuato nella zona contesa del Kashmir,
a 80 chilometri a Nord Est dalla capitale pachistana Islamabad.La
prima, fortissima scossa, avvenuta a dieci chilometri di profondità,
è stata seguita da centinaia di scosse di assestamento, alcune
molto forti. Manca all'appello anche un italiano residente a Islamabad
nel complesso residenziale di "Margala Tower" , uno dei
più conosciuti tra la gente-bene, frequentato da vip e diplomatici
stranieri. Il sisma e' stato di intensità pari a 7,8 gradi
della scala Richter. Interi villaggi sono stati rasi al suolo nella
parte pakistana del Kashmir mentre alla frontiera nordoccidentale
del Pakistan, nel distretto di Mansehra, sono state accertate 500
vittime. Nel Pakistan nord occidentale, 400 bambini sono morti per
il crollo di una scuola. Secondo il generale Shaukat Sultan,
portavoce delle forze armate pachistane e del presidente Pervez
Musharraf, in Pakistan è di oltre 18mila morti il
bilancio del terremoto. La maggior parte delle vittime, ha spiegato
il generale Sultan, si registra nel Kashmir, la regione contesa
con l'India, e nella provincia del Nord Ovest.
In India,
ove il sisma non ha provocato le devastazioni registrate in Pakistan,
il numero dei morti è di oltre 300. Anche in India la zona
più colpita è quella del Kashmir. Nel distretto di
Uri 52 villaggi sono stati rasi al suolo, e 21 militari sono morti
e 14 sono dispersi dopo il crollo di baracche adibite al personale
militare in pattugliamento sul confine. A Srinagar è crollata
una scuola uccidendo due bambini.
In Afghanistan
le vittime sin'ora accertato sono due bambini morti nel crollo della
loro scuola.
9 ottobre
2005
|