Pippo Baudo? Un picconatore come me. E da ieri non solo un conduttore Tv insuperato e insuperabile, ma anche il protagonista di una necessaria operazione verità sull'increscioso stato della televisione pubblica e privata in Italia. Una Tv dove ora è chiaro che gli ascolti decretati dall'Auditel (per non parlare della qualità) non interessano proprio a nessuno, perché chi comanda è la pubblicità. E questo, caro ministro Gentiloni, è inaccettabile.
Bisogna partire da qui, dallo strapotere esercitato dalla grande pubblicità, per comprendere fino in fondo la polemica tra Baudo e Del Noce. Uno strapotere che spiega le mosse del direttore della prima rete Rai, evidentemente orientate a difendere gli interessi di una azienda che non dipendono né dalla proprietà (lo Stato) né dal gradimento degli ascoltatori.
Attenzione: in una società consumistica, condizionata dal mercato, tutto questo non può sorprendere. Ma determinare persino la sopravvivenza delle reti televisive in funzione della pubblicità raccolta piuttosto che dei risultati d'ascolto o, meglio, della qualità dei programmi, mi sembra un errore grossolano.
Di qui il ventilato licenziamento di Pippo Baudo che dunque ha fatto bene a strigliare in ugual misura i politici che lo stanno tirando per la giacchetta a Destra e a Sinistra. Baudo è un vecchio democristiano della mia stessa corrente (la sinistra di base) che non sopporta esser strumentalizzato e, soprattutto, veder sacrificati il suo lavoro e gli ottimi risultati d'ascolto per le pretese della pubblicità. Di qui lo sfogo che ha raccolto tanti applausi ieri a Domenica In.
La vicenda però non si esaurisce nella particolare vicenda del nostro conduttore. Se tutte le Tv, compresa la Rai, rispondono a logiche commerciali, allora occorre un cambio di passo, magari sul modello statunitense, dove la televisione di qualità è di proprietà di una fondazione. Una soluzione che libera i dirigenti e i presentatori dal vincolo di qualsiasi padrone, sia questo la politica o la pubblicità.
Ps: Complimenti Baudo, questo festival di Sanremo mi è piaciuto.
5 marzo 2007