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Il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, nel suo primo giorno a Nuova Delhi, con riferimento al rilancio e alla crescita italiana, del mercato interno, torna a consigliare agli operatori economici italiani di investire all'estero e puntare in particolare sui mercati emergenti, come la Cina e l'India. "Quando si parla di rilancio della competitività dell'Italia - osserva Ciampi - bisogna considerare che la spinta dell'export è enorme anche per la ripresa della nostra crescita in Italia. Anche se in Italia non sempre si ha questa consapevolezza, si gioca qui in Asia la grande partita del XXI Secolo. Anche per noi, per lo sviluppo dell'Italia. Il presidente ha riconosciuto, che l'economia italiana ristagna, che subisce una dura concorrenza anche di partner europei. Ma proprio per questo gli imprenditori italiani devono lanciarsi nei nuovi mercati in espansione, come quelli cinese e indiano. Venire a creare impiegati, interessi e commerci quaggiu', ha sottolineato Ciampi, non e' tradire l'interesse nazionale: e' proprio il contrario. La ''spinta'' necessaria per rimettere in moto la nostra economia, ha detto, puo' venire proprio da un aumento delle esportazioni. Il presidente ha visitato lo stabilimento della St. Microelectronics creato pochi anni da Pasquale Pistorio, vicino Delhi. 'Il presidente Pistorio - ha raccontato Ciampi - ci ha spiegato che questo stabilimento in un solo anno ha raggiunto il fatturato di 1300 milioni di dollari, e questo ha permesso investimenti per lo sviluppo degli impianti in Francia e in Italia. Dunque e' servito a restare competitivi. Ecco perche' la spinta dalle esportazioni e' importante''.Ciampi ha sottolineato che l'Italia può e deve guardare oltre i propri confini anche se la fase economica non è propriamente positiva. La Cina e l'India - ha detto Ciampi - hanno una popolazione di oltre 2 miliardi e 400 milioni di abitanti con nicchie di mercato, di persone che hanno redditi tali da poter acquistare prodotti made in Italy per loro residuali, ma che rappresentano per l'Italia una nicchia enorme. Anche il solo 5 % di un mercato come quello di due paesi che sommano due miliardi e 400 milioni di persone rappresenterebbe per l'Italia una utenza di ben 100 milioni di persone, certamente una nicchia enorme per il nostro Paese". A chi gli ha fatto osservare le difficoltà che ci sono in India per gli imprenditori italiani, Ciampi ha ricordato che "l'India è entrata da poco nel Wto, ma insieme a questa apertura difende il suo mercato con dazi elevatissimi, basti pensare a quello sul vino che è il 280%". "L'India - ha sottolineato Ciampi - sta cercando di attuare gradualmente la liberalizzazione, ma non dimentichiamo che anche l'Italia in passato si è difesa con dazi e limitazioni alle importazioni". ''Per l' Italia, l'India e' una grande occasione'', ha detto il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, agli imprenditori italiani e indiani riuniti alla Fiera di Nuova Delhi , per la presentazione del nostro sistema-Paese. ''Un' occasione da non perdere . Siamo in ritardo, dobbiamo colmare questo ritardo. Le possibilita' sono a portata di mano, vanno colte con coraggio, tenacia, umilta'. Sarebbe colpevole indugiare''.
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