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Il Premier Berlusconi, dopo il suo intervento al Senato, è salito al Quirinale, per rassegnare le dimissioni nelle mani del presidente Ciampi. Il presidente le ha accettato con riserva. Pertanto si e' aperta formalmente la crisi di governo. Ciampi ha invitato l'esecutivo a rimanere in carica per il disbrigo degli affari correnti. Intanto iniziano le consultazioni che dovrebbero concludersi venerdi', con, si prevede, il reincarico allo stesso Berlusconi, che ha già anticipato che "I cambiamenti saranno pochi" . Intanto la Lega ha ben posizionato un suo paletto sul ministero delle Riforme. «Quello non si tocca» ha precisato il leghista Maroni. Nel suo breve discorso al senato, il premier ha parlato della débacle della C.d.L. alle Regionali: «Il governo si presenta alle Camere per un chiarimento.- ha detto Berlusconi - Il governo attaversa un periodo di difficoltà. Il Paese ha mandato un segnale di disagio che per la sua dimensione ha un chiaro significato. Ho compreso questo segnale e intendo dare una adeguata risposta. La democrazia è fatta anche di queste cose. Accetto la sfida di formare un nuovo governo della Cdl. Nessuno dei partiti della maggioranza politica - ha detto il premier - ha chiesto di cambiarla. Anzi, tutti hanno chiesto un nuovo governo che sia fondato sulla stessa coalizione». Il premier ha concluso il suo intervento sottolineando: «Intendo rilanciare la coalizione aggiornando il programma e rafforzando la squadra di governo, per difendere il potere d'acquisto delle famiglie, sostenere le imprese e lo sviluppo del Sud».In merito alle riforme, Berlusconi ha detto:: «La riforma costituzionale del nostro governo adeguerà le nostre istituzionali alle moderne democrazie europee» » Il discorso di Berlusconi ha avuto applausi di approvazione da parte dei senatori della C.d.L., mentre dai banchi della sinistra si sono levate grida di protesta. 20 aprile 2005
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