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ECONOMIA: Berlusconi ottimista, il 2005 sara' l'anno della svolta

 

 

 

Il premier Silvio Berlusconi nella conferenza stampa di fine anno ha esordito con l'auspicio che l'Europa sia protagonista della solidarietà. Il maremoto in Asia è ormai "una sfida globale alla solidarietà umana". L'Italia - ha sottolineato il premier - si è attivata da subito, in soccorso delle popolazioni colpite dal maremoto in Asia, il primo aereo di soccorsi italiano è partito il 26 dicembre alle 21.50. Abbiamo messo a disposizione la nostra protezione civile che è all'avanguardia.
Ci vorranno molti anni per dimenticare e sanare le piaghe economiche.Il pericolo più drammatico è quello delle epidemie, i cadaveri infettano l'acqua. Inizialmente, c'è stata da parte dell'Europa una certa resistenza alle fosse comuni, ma abbiamo preso atto che non c'è altro da fare.

Toccando poi le tematiche economiche il premier si è detto ottimista per il 2005 " che potrebbe essere l'anno della svolta" - "Il 2004 chiude con un Pil a + 1,4%, "il triplo rispetto agli anni precedenti", ha sottolineato Berlusconi che si è detto preoccupato per il rapporto dell'euro sul dollaro. Di questo aspetto preoccupante, Berlusconi ha detto di averne parlato con il Presidente degli Stati Uniti: "Ho visto Bush cinque volte quest'anno. Posso assicurare che la sua politica non è quella del dollaro debole. La verità è che hanno problemi di deficit interni".
Il premier ha detto che nel 2005 l'Italia sarà entro il 3 per cento del rapporto deficit-pil anche col taglio.Gli italiani «si sono già accorti» dei tagli delle tasse «e i sondaggi ci dicono che se ne sono accorti con grande soddisfazione», ha sottolineato il presidente del Consiglio. Per quanto riguarda l'aumento delle tariffe, ha aggiunto, «le abbiamo solo adeguate all'inflazione»-.«nel 2004 i salari e gli stipendi sono cresciuti del 2,6-2,7%, mentre l'inflazione è aumentata del 2%».
Inoltre «nel 2004 i salari e gli stipendi sono cresciuti del 2,6-2,7%, mentre l'inflazione è aumentata del 2%».
Parlando della finanziaria il premier ha sottolineato"E' stata una Finanziaria storica, segna un'inversione" rispetto agli ultimi cento anni, un passo avanti verso "uno Stato più agile, più snello, che costi anche meno". ''Mi sento di escludere con sicurezza - ha aggiunto - l'ipotesi di una manovra di primavera''.


Il premier ha inoltre ribadito l'obiettivo di modificare sia la legge elettorale «perché il proporzionale è più democratico anche se oggi non è possibile tornare indietro» sia quella sulla par condicio, «Bisogna che in televisione ogni partito abbia un tempo proporzionale alla sua forza elettorale» .

All'ipotesi di candidarsi al Quirinale , Berlusconi resta sul vago, «Non mi sono ancora chiesto che cosa farò da vecchio. Ci sono tante possibilità - spiega - Se io sono una di queste? Non lo escludo, ultimamente su questo c'è stato un pressing anche su di me. Io sono a disposizione». Ma a sorpresa il presidente del consiglio accenna a Gianni Letta e dice «Il dottor Letta credo sia una figura utilizzabile in diverse situazioni, in più ruoli, che può andare qui e là e su cui tutti manifestano un grande apprezzamento».