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Tutti
assolti, perché il fatto non sussiste, i quattro elicotteristi
dell' Esercito accusati di codardia. I quattro lilitari si erano
rifiutati di volare in Iraq, sostenendo che i velivoli avevano «carenze»
nei sistemi di protezione. L'udienza si è conclusa davanti al gip
del tribunale militare di Roma.
I quattro militari sono stati difesi dal professor Franco Coppi
che ha dichiarato: «I quattro militari imputati sono stati assolti
perchè il fatto non sussiste, con la formula più ampia,
ai sensi del primo comma dell'articolo 130 e quindi con totale soddisfazione
innanzitutto per loro ma anche per noi difensori. Lo stesso pubblico ministero,
che a suo tempo aveva chiesto l'archiviazione, ha oggi sollecitato l'assoluzione
degli imputati». La
notizia giunge ad un mese dalla morte del maresciallo dell'Esercito
Simone Cola, ucciso in Iraq mentre era in volo su un elicottero
AB-412 giudicato un velivolo non del tutto sicuro per missioni di guerra.
La vicenda risale
alla fine del 2003,subito dopo la strage di Nassiyria in cui morirono
17 militari e due civili italiani. Dopo pochi giorni, i quattro elicotteristi
si rifiutarono di salire su un elicottero Ch47, segnalando al comando
le presunte carenze nel sistema di auto-protezione. Gli elicotteristi
furono rimossi da ogni incarico e rimpatriati.Fu aperta un'inchiesta di
carattere tecnico-disciplinare, conclusa con il pronunciamento
di assoluzione perché "il fatto non sussiste".
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