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Arrestato a Roma Osman Hussain, uno del commando dei falliti attacchi del 21 luglio a Londra
   

Segnalato dalla polizia inglese e tradito dal telefonino, arrestato dalla polizia italiana Osman Hussain, il quarto terrorista del 21 luglio alla metropolitana di Londra, quello della bomba inesposa a Shepherd's Bush. Hussain era seguito dagli inquirenti da quando era riuscito a passare il confine inglese. Prima a Parigi, poi a Milano e infine a Roma. Veniva seguito attraverso le tracce lasciate dal cellulare.A Roma Hussain ha preso contatto con il fratello, proprietario di un internet point alla stazione Termini, che gli ha dato ospitalità. Quando i Nocs hanno sfondato la porta di casa, Osman si è arreso subito. Il fratello è stato portato anche lui in questura. L'ospitalità gliel'ha data, non lo nega; gli ha offerto anche di usare l'auto, una vecchia Polo rossa, ma è non è chiaro in che misura era al corrente della professione di Osman. Dopo l'arresto del terrorista, la polizia italiana sta indagando se a Roma opera una cellula terroristica islamica. «È chiaro - precisano alla polizia - che se Osman Hussain è giunto a Roma è perché poteva contare su qualche appoggio e proprio su questo che ora stiamo lavorando».

29 luglio 2005