Il bilancio
dell'attacco terroristico al centro petrolifero di Al Khobar,è di
22 persone uccise.
Tra le vittime anche un
italiano. Antonio Amatodi 35 anni,
cuoco nel residence Oasis
dove si erano asserragliati gli uomini del commando di Al Qaeda.
Amato che era residente a Giuliano in Campania, era giunto da poche
settimane in Arabia Saudita con un contratto di
lavoro con mansioni di
di chef nell'«Oasis
Resort» di Al Khobar. Amato non era
registrato presso l'ambasciata.
Le forze di sicurezza saudite hanno fatto irruzione nel
residence The Oasis dove da ieri estremisti si erano asserragliati con
una cinquantina di ostaggi ma non sono riuscite ad evitare l'orrenda
uccisione di nove di loro.Tre
terroristi responsabili dell'attacco ad Al Khobar
sono riusciti a sfuggire
alle forze di sicurezza facendosi scudo con alcuni ostaggi.
Un comunicato pubblicato su
Internet «al Qaeda» afferma che i miliziani dell'organizzazione
integralista islamica hanno
«scannato l'ostaggio italiano e quello svedese da loro
catturati". Nel documento, al Qaeda promette di
liberare la penisola
arabica dagli «infedeli». La notizia dell'assassinio
del nostro connazionale è stato riferito da
un superstite,
Nijar Hijazin, giordano, tecnico di computer, che ha raccontato
all'agenzia France Presse che Amato e altri otto ostaggi «sono stati
sgozzati dai
sequestratori dopo che
avevano tentato di scappare, stanotte, per le scale». |