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Addio a Renata Tebaldi

Aveva 83 anni, Toscanini la definì: "Voce d'angelo"

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Renata Tebaldi, una delle più grandi soprano del teatro lirico italiano del novecento, è morta nella sua casa di San Marino.Nata a Pesaro nel 1922, avrebbe compiuto 83 anni nel febbraio prossimo. La grande soprano, malata da tempo, era assistita dagli amici, in particolare dalla signora Tina, da molti anni segretaria della Tebaldi. Nell'ultimo mese le sue condizioni si erano aggravate.Fu Arturo Toscanini a sceglierla nel 1946, per partecipare al concerto di riapertura della Scala, dopo la guerra, avvenimento che la lanciò in campo internazionale. Il grande direttore la definì 'voce d'angelo'. La Tebaldi si affermò in seguito grande soprano di fama mondiale al Festival di Edinburgo, il Covent Garden, San Francisco, Parigi. Nella sua lunga carriera ha cantato con oltre 70 direttori d'orchestra. Tra i più famosi e grandi della musica come De Sabata, Giulini, Toscanini, Karajan.

La cantante si era ritirata dalla scene nel '76, dopo 32 anni di carriera.La soprano è stata molto amata dagli appassionati della lirica, che la osannavano in tutti i teatri del mondo in cui si esibiva, in particolara la Scala e il Metropolitan che hanno continuato fino all'ultimo a tributarle omaggi, riconoscimenti. Renata Tebaldi considerava la sua bella voce un dono di madre natura: "Ho sempre considerato la mia voce come un regalo della natura. Fu per amore e rispetto di quel dono prodigioso che decisi di smettere. Per non vivere la mortificante stagione del declino".

Le case discografiche ripropongono anche adesso con successo inalterato le sue Butterfly, Tosca, Bohème, Norma.

Memorabile la rivalità con Maria Callas, che infiammò le pagine mondane dei giornali dell'epoca. Ma di questo la Tebaldi non ne ha mai voluto parlare volentieri: "Mi offendo se qualcuno pensa che abbia cercato un confronto con lei. La faccenda della Callas era molto montata e, in fondo, rappresentò un'enorme pubblicità non pagata".

Il suo trasferimento negli Stati Uniti, fu interpretato da alcuni giornali come una fuga dal fastidioso dualismo che la contrapponeva alla Callas. Della sua trasferta negli Stati Uniti, la Tebaldi raccontò: "Andai a New York, e divenni in poco tempo la regina del Metropolitan, interpretando, tra l'altro, 'Otello', 'Gioconda' e 'La Fanciulla del West'".