|
|
|
|
|
Addio
ad Alberto Lattuada, uno degli ultimi grandi protagonisti
del Cinema Italiano |
|
|
|
Alberto
Lattuada e Federico Fellini
|
E'
morto questa mattina il regista l regista Lattuada, all'eta'
di 91 anni, nella sua casa di campagna vicino Roma. Figlio del
compositore Felice Lattuada, era nato a Milano nel 1914. I funerali,
si svolgeranno martedi' a Roma nella chiesa degli Artisti di
Piazza del Popolo. Alberto
Lattuada, prima ancora di dedicarsi al cinema, in gioventu'
collaborò con diverse riviste, con articoli sul cinema
e sulla pittura. Infaticabile organizzatore di rassegne cinematografiche,
è stato negli anni trenta tra i fondatori con Mario
Ferrari e Gianni Comencini della Cineteca italiana. La sua
prima esperienza cinematografica fu con Mario Soldati di cui
fu assistente regista in Piccolo mondo antico, 1941, poi di
Poggioli nel film Sissignora,1941. Lattuada debutta come regista
nel '43 con il film Giacomo l’idealista, a cui segue
nel 1945 La freccia nel fianco. Nel 1946, Lattuada affronta
la realtà del dopoguerra con Il bandito, il racconto
del ritorno a casa di un reduce che, si trova invischiato
in un giro malavitoso, divenendone poi il capo. Il film Il
bandito rappresenta la sua adesione al neorealismo. Segue
Senza pietà (1948) ove lo smarrimento della protagonista,
costretta a prostituirsi, viene rappresentato con uno stile
ambivalente tra realismo e schemi schemi del poliziesco e
del melodramma.
|
|
Nel 1949 Lattuada gira Il Mulino del Po dal romanzo omonimo di Bacchelli.
Il film pur essendo ambientato alla fine dell’ottocento, e'
girato con intenti neorealisti, evidenziati nella denuncia delle lotte
sociali e dalle ingiustizie patite dai contadini delle campagne padane.
Conclusa l'esperienza neorealista,Lattuada realizza Il cappotto del
1952,) tratto da Gogol e intepretato da un sorprendente Renato Rascel,poi
La spiaggia (1953) Guendalina (1957) Negli anni '60 oltre a film tratti
da opere letterarie come ( La steppa, 1962) Lattuada affronta con
maestria generi diversi: il giallo ( L’imprevisto, 1961 e Il
mafioso, 1962) la commedia i 'Dolci inganni' (1960), in cui debutta
Catherine Spaak, ( Don Giovanni in Sicilia, 1967)o 'Le faro' da padre'
con Gigi Proietti e la giovanissima Teresa Ann Savoy fino a 'La cicala'
in cui accanto a Anthony Franciosa, Virna Lisi, Clio Goldsmith e Barbara
De Rossi, che diventera' negli anni Novanta una star delle fiction
tv. E film di guerra come (Fraulein Doktor, 1969).
Il suo
ultimo film e' 'Una spina nel cuore', del 1986, tratto da Piero
Chiara e legato ancora da quella provincia italiana tante volte
utilizzata da Lattuada per le sue storie. Nel 1994 era anche comparso
nel ruolo di un burbero uomo d'affari in 'Il toro' di Carlo Mazzacurati
Con
i film dei primi anni '70, da Venga a prendere il caffè da
noi (1970) a Sono stato io (1973) e Le farò da padre (1974),
Lattuada unisce la leggerezza della commedia a una visione più
amara della realtà sociale sottolineandone polemicamente
l'avidità. Per la televisione Lattuada ha realizzato negli
anni '80 Cristoforo Colombo, trasmesso dalla Rai nel 1985.
3
luglio 2005 |
|
|