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Il presidente del Consiglio Romano Prodi:" Invito a votare no ma con la ferma apertura a un processo di riforma condiviso". Se il 25 e 26 giugno vince il 'No', il dialogo con il centrodestra è "assicurato. Me ne prendo la responsabilità"

   

Il presidente del Consiglio Romano Prodi in un'intervista al Giornale Radio sul Referendum, ha detto: "Berlusconi ha tutto l'interesse a politicizzare lo scontro perchè ogni giorno ha bisogno di una rivincita. Ha perso alle elezioni locali e adesso anche il referendum costituisce una rivincita. Ma non è questo il modo di impostare il problema. Il referendum è sulla riforma della Costituzione, una riforma sbagliata e che è stata fatta in modo parziale da una parte contro l'altra. Noi vogliamo la riforma della Costituzione fatta insieme e soprattutto studiata in modo che non ci siano le contraddizioni che ci sono oggi, i pasticci di leggi che non si sa come il Senato e la Camera possano approvare, il potere ridotto a zero del presidente della Repubblica anche nei momenti drammatici di crisi politica".
"Noi invitiamo a votare no - ha sottolineato il premier - ma con la ferma apertura a un processo di riforma condiviso". Se infatti il 25 e 26 giugno vince il 'No', il dialogo con il centrodestra è "assicurato", garantisce Prodi. "Me ne prendo la responsabilità", ha detto il presidente del Consiglio.

Prodi ha lamentato il modo nel quale i vari canali televisivi stanno parlando del referendum. "La campagna fatta dalle televisioni è di parte. - ha sottolineato il premier - C'è un problema estremamente serio. Viene fatta un'informazione del tutto parziale".

19 giugno 2006