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L'addio di Fabio Mussi:«Noi ci fermiamo qui. La nostra intenzione è di costruire un movimento politico autonomo, che si propone di aprire un processo politico nuovo, più a sinistra del Partito democratico Lo so che è un'impresa difficile. Ma anche la vostra non sarà facile.»

Fabio Mussi,leader della sinistra Ds, intervenendo al IV e ultimo congresso dei Ds, ha consumato lo strappo annunciato, l'addio al partito. Mussi ha esordito citando un consiglio di D'Alema di "evitare commiati drammatici", « ma credo, dopo 40 anni dedicati a questo partito di avere diritto di parola».«Questa non è la svolta della Bolognina dell'89 ma è la svolta figlia di un fallimento, fallimento che sento anche mio» Il leader del Correntone nella sua relazione ha ricordato l'amicizia verso Fassino e gli altri militanti della Quercia, «un'amicizia che ancora vale». Ma ha anche ribadito i suoi motivi di dissenso:«Cancellare le tracce è diseducativo quando il moderno si presenta come il nuovo assoluto, in verità è già decrepito». e rivolgendosi direttamente a Fassino: «Caro Piero precipitiamo verso il Pd senza aver chiarito nulla, a partire dalla collocazione europea». «Questo partito sarà centrista e americano ma non potrà far parte integrante dei socialisti europei».
«Noi ci fermiamo qui - conclude Mussi - La nostra intenzione è di costruire un movimento politico autonomo, che si propone di aprire un processo politico nuovo, più a sinistra del Partito democratico Lo so che è un'impresa difficile. Ma anche la vostra non sarà facile. Si aprono due fasi costituenti. Sarebbe bello un doppio successo. Buona fortuna compagni». «Confermo qui con animo non leggero l'indisponibilità della minoranza che rappresento a partecipare alla costituente del Pd».

20 - 04 - 2007